The man who knows no foreign language, knows nothing of his mother.

ITALIAN FOOD/Il cibo italiano (4)


Modern era/Era Moderna
 
At the beginning of the 18th century, culinary books began to emphasize the regionalism of Italian cuisine. Books written then were no longer addressed to professional chefs but to bourgeois housewives.
Agli inizi del 18° secolo, i libri di cucina cominciarono a sottolineare il regionalismo della cucina Italiana. I trattati scritti a quei tempi non si rivolgevano più ai cuochi professionisti, ma alle casalinghe borghesi.

Periodicals in booklet form such as “La cuoca cremonese che insegna a cucinare con facilità qualunque sorta di vivande” (“The Cook of Cremona”) in 1794 give a sequence of ingredients according to season along with chapters on meat, fish and vegetables.
I periodici in formato opuscolo, come “La cuoca cremonese che insegna a cucinare con facilità qualunque sorta di vivande”, nel 1794 propongono una selezione di ingredienti a seconda della stagione unitamente a capitoli relativi a carne, pesce e verdure.

In the 18th century, medical texts warned peasants against eating refined foods as it was believed that these were poor for their digestion and their bodies required heavy meals.
Nel 18° secolo, i testi medici mettevano in guardia i contadini contro l’assunzione di cibi raffinati poiché si credeva che tali alimenti fossero insufficienti per la loro digestione ed il loro organismo richiedeva pasti molto abbondanti.

It was believed by some that peasants ate poorly because they preferred eating poorly. However, many peasants had to eat rotten food and moldy bread because that was all they could afford.
C’era chi riteneva che i contadini mangiassero male per loro scelta. In realtà, numerosi contadini erano costretti a mangiare cibo avariato e pane ammuffito perché era ciò che potevano permettersi.

In 1779, Antonio Nebbia from Macerata wrote "Il Cuoco Maceratese" (The Cook of Macerata).
Nel 1779 Antonio Nebbia da Macerata scrisse “Il Cuoco Maceratese”

Nebbia addressed the importance of local vegetables and pasta, rice and gnocchi.
Nebbia affrontò l’importanza degli ortaggi locali e della pasta, del riso e degli gnocchi.

In 1773, the Neopolitan Vincenzo Corrado’s Il Cuoco Galante (“The Courteous Cook”) gave particular emphasis to "vitto pitagorico" (vegetarian food). “Pitagoric food consists of fresh herbs, roots, flowers, fruits, seeds and all that is produced in the earth for our nourishment.
Nel 1773, “Il Cuoco Galante” del napoletano Vincenzo Corrado diede particolare rilievo al "vitto pitagorico" (cibo vegetariano). “Il Cibo Pitagorico è composto da verdure, erbe aromatiche, radici, fiori, frutti, semi e tutto ciò che la terra produce per il nostro nutrimento.

It is so called because Pythagoras, as is well known, only used such produce.
Viene così chiamato poiché Pitagora, come è risaputo, usava solo tali prodotti.

There is no doubt that this kind of food appears to be more natural to man, and the use of meat is noxious.”
Senza ombra di dubbio quel genere di alimenti sembra essere più naturale per l’uomo, e l’uso di carni è nocivo.”

This book was the first to give the tomato a central role with thirteen recipes. "Zuppa alli Pomidoro" in Corrado’s book is a dish similar to today’s "Tuscan Pappa al Pomodoro".
Questo fu il primo libro che diede un ruolo centrale al pomodoro con ben tredici ricette. La “Zuppa alli Pomidoro” del libro di Corrado è un piatto simile alla toscana "Pappa al Pomodoro" dei giorni nostri.

Corrado’s 1798 edition introduced a “Treatise on the Potato” after the French Antoine-Augustin Parmentier’s successful promotion of it.
Nell’edizione del 1798, Vincenzo Corrado introdusse un “Trattato sulla Patata” dopo la fortunata promozione di questa da parte di Antoine Augustin Parmentier.

In 1790, Francesco Leonardi in his book "L’Apicio modern" (“Modern Apicius”) sketches an history of the Italian cuisine from the Roman Age and gives as first a recipe of a tomato based sauce.
Nel 1790, Francesco Leonardi, nel suo libro “L’Apicio moderno”, presenta una storia della cucina italiana  dagli antichi romani ed offre, per primo, una ricetta di salsa a base di pomodoro.

In the 19th century, Giovanni Vialardi, chef to King Victor Emmanuel, wrote "Treatise of Modern Cookery and Patisserie" with recipes “suitable for a modest household. Many of his recipes are for regional dishes from Turin including twelve for potatoes such as "Genoese Cappon Magro".
Nel 19° secolo, Giovanni Vialardi, cuoco del re Vittorio Emanuele, scrisse “Trattato di cucina, pasticceria moderna, credenza e relativa confettureria” con ricette “adatte per una famiglia modesta”. Molte delle sue ricette riguardano piatti regionali di Torino, compresi dodici piatti a base di patate, come il "cappon magro genovese".
 
In 1829, “Il nuovo cuoco Milanese economico” by Giovanni Felice Luraschi features Milanese dishes such as Kidney with anchovies and lemon and "gnocchi alla romana".
Nel 1829, “Il nuovo cuoco Milanese economico” di Giovanni Felice Luraschi presenta piatti della tradizione culinaria milanese come rognone con acciughe e limone e "gnocchi alla romana".

Gian Battista and Giovanni Ratto’s La Cucina Genovese in 1871 addressed the cuisine of Liguria. This book contained the first recipe for pesto.
Nel 1871 “La Cucina Genovese” di Gian Battista e Giovanni Ratto, illustra la cucina della Liguria. Questo libro contiene la prima ricetta per la preparazione del “pesto”.

“La Cucina Teorico-Pratica” written by Ippolito Cavalcanti has the first recipe for pasta with tomatoes.
“La Cucina Teorico-Pratica”, scritta da Ippolito Cavalcanti, contiene la prima ricetta per la pasta al pomodoro.

"La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene" (The Science of Cooking and the Art of Eating Well), by Pellegrino Artusi, first published in 1891, is widely regarded as the canon of classic modern Italian cuisine, and it is still in print. Its recipes come mainly from Romagna and Tuscany, where he lived.
“La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi, pubblicato per la prima volta nel 1881, è considerato il precetto della moderna cucina Italiana classica ed è ancora in stampa Le sue ricette provengono principalmente da Romagna e Toscana dove egli ha vissuto.

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