The man who knows no foreign language, knows nothing of his mother.

L'ALFABETO




Le lettere dell'alfabeto
Le lettere che compongono l’alfabeto inglese sono 26 di cui 5 ( a, e, i, o, u) sono vocali, 2 (w,y) sono semivocali e 19 sono consonanti. Le semivocali sono lettere che, a seconda che si trovino in mezzo/alla fine o all'inizio di una parola, possono considerarsi o vocali o consonanti.

Maiuscolo
Minuscolo
Pronuncia
Α
a
e(i)
Β
b
bi
C
c
si
D
d
di
Ε
e
i (lungo)
F
f
ef
G
g
gi
H
h
e(i)cc
Ι
i
ai
J
j
ge(i)
K
k
ke(i)
L
l
el
M
m
em
N
n
en
Ο
o
o(u)
P
p
pi
Q
q
chiu
R
r
a(r)
S
s
ess
T
t
ti
U
u
iu
V
v
vi
W
w
dabliu
X
x
ecs
Y
y
uai
Z
z
zed =sed
!!! Le lettere messe tra parentesi si fanno   appena sentire

REGOLE DI PRONUNCIA
Ogni lingua è caratterizzata da suoni propri, non tutti presenti anche nelle altre lingue, e dalla predominanza di alcuni suoni rispetto ad altri.
Per questa ragione ogni lingua "suona" all'orecchio di chi ascolta in un modo molto diverso dalle altre e si è in grado di identificarla anche non comprendendo il significato delle sue parole.
Nella lingua italiana i suoni predominanti sono quelli vocalici che la rendono "musicale", perché composta di suoni ben scanditi, ricchi di vocali e formata da lunghe parole. La lingua inglese sembra, all'orecchio dell'ascoltatore, composta di parole che nella frase tendono a "legarsi" tra loro quasi in un'unica parola e con un ritmo ben definito grazie alla grande quantità di parole monosillabiche o terminanti per consonante. Nell'inglese i suoni predominanti sono quelli consonantici.
Nell'espressione:

"If you would lend me the book I would read it"
Se mi prestaste il libro, io lo leggerei

la parola would che da sola si pronuncia wud, si riduce ad una d e si attacca alla parola precedente you che diventa yud;
me perde il proprio accento e ogni rilievo e si attacca alla parola precedente lend che diventa lendmi;
the si unisce alla parola che segue book  che diventa dbuk;
it si attacca alla parola che viene prima rid che diventa ridit.
La frase risulta essere divisa in due parti, ciascuna pronunciata come una sola parola e facente centro su book e su read.
If yud lendmi dbu'k, aid ridit
e ancora più legato
Ifyudlendmidbu'k, aidridit

Tutte le parole, tranne book e read perdono ogni rilevanza e sono pronunciate rapidamente attaccate alla parola che segue o precede. Diventano cioè parole deboli proclitiche (appoggiate avanti) o enclitiche (appoggiate all'indietro) che si legano a parole forti.
Gli elementi che più frequentemente subiscono una riduzione sono le parole che hanno la funzione di connessione grammaticale: articoli, pronomi, aggettivi dimostrativi, preposizioni, congiunzioni, verbi ausiliari. È importante, quando ci si esprime in inglese, abituarsi a non staccare mai le parole l'una dall'altra, a pronunciarle a gruppi, ciascuno dei quali ha un suo vertice.
L'inglese ha delle regole di pronuncia varie e confuse. L'inglese antico era pressapoco scritto come si pronunciava. Aveva un suo alfabeto e una forma di scrittura: le rune. Quella runica è la più antica scrittura alfabetica che sia stata adottata dai popoli nordici. Con il diffondersi del cristianesimo si diffuse anche l'alfabeto latino e le rune poco a poco scomparvero. L'alfabeto runico aveva rune per rappresentare la maggior parte dei suoni della sua lingua. L'alfabeto latino comprendeva invece solo 26 lettere. Per molto tempo alcuni suoni troppo diversi dalle lettere latine continuarono a essere scritti con la propria runa e quando anche le ultime rune sparirono, questi strani suoni iniziarono d essere scritti con gruppi di lettere. Ma come si pronunciano questi gruppi di lettere che a noi sembrano normali segni grafici uno accanto all’altro? Per dare una risposta a questo problema è stato creato l’alfabeto fonetico, cioè l’alfabeto dei suoni che spiega alla gente come emettere un suono nel modo giusto.

Le norme dell'International Phonetic Association prevedono che
la trascrizione della parola con i simboli sia sempre racchiusa tra barrette /keik/
il segno (:) dopo una vocale significa che il suono è lungo /si:t/
il segno (') precede la sillaba su cui cade l'accento tonico /kə'lekt/
il segno (*) indica che la vocale in fine parola sottintende una r /'mʌðə*/
 
Phonetic symbols
Example
Come in italiano…

CONSONANTI

p
pen, tip
pane
b
but, web
bene
t
two, bet
tipo
d
do, odd
dolce
tʃ
chair, nature, teach
cinese
dƷ
gin, joy, edge
giardino
k
cat, kill, queen, thick
cambio
g
go, get, beg
gara
f
fool, enough, leaf
faro
v
voice, have
vite
θ
thing, with
th sonoro
ð
this, breathe
th sordo
s
see, city, pass, listen
sole
z
zoo, rose
reso
ʃ
she, sure, emotion, leash
scirocco
Ʒ
pleasure, beige
fr. George
h
ham, hot
h aspirata
m
man, ham
musica
n
no, tin
nave
ŋ
singer, ring
fr. cinq
l
left, fault
luce
r
ripe, true
riva
w
we, which
uovo
j
yes, beyond
iodio

VOCALI

a:
father, start
a molto allungata
i:
see, receive
fine
i
city, pretty
i molto breve
e
bed, said
bello
ǝ:
bird, heard
fr. heure
æ
lad, cat
suono aperto tra la a e la e
ʌ
run, enough
vocale  molto breve intermedia  tra la a e la o
ͻ
not, wasp
rosa
ͻ:
law, caught
corso
u
put, book
u molto breve
u:
soon, through
luna
ǝ
about, colour
a quasi muta
DITTONGHI
ei
day, steak
sceicco
ou
coke, coat
o chiusa con la u molto breve
ai
my, sight
mai con la i molto breve
ͻi
boy, choice
poi con la i molto breve
au
now, doubt
ciao
iǝ
near, here
spia con la a quasi muta
εǝ
hair, there
reale con la e aperta
uǝ
tour, sure
tua con la a quasi muta










































































Molte lettere hanno diversi suoni e molte sono le eccezioni. Qui sono date solamente alcune indicazioni.

A si pronuncia
- ei /eɪ/ in fine sillaba se è seguita da consonante + e muta (late = /leɪt/)
- e aperta /æ/ in sillaba accentata (fat = /fæt/)
- ea con e aperta e a semimuta /eə/ se è seguita da re finale (care = /k*/)
- o aperta e breve /ɒ/ nel gruppo qua (quality = /'kwɒlətɪ/),
- o aperta e lunga /ɔ:/ se seguita da l, ll (bald = /bɔ:ld/, small = /smɔ:l/),  nel gruppo alk (l muta, talk = /tɔ:k/) e se è preceduta da w (water = /wɔ:tə*/)
ae si pronuncia i lunga /i:/ come in seat /si:t/
ai, ay  non accentati si pronunciano i breve /i/ come in captain /’kæptin/
ai quando è seguito da r si pronuncia ea con la a semimuta /eə/ come in chair /tʃeə*/
au, aw si pronunciano o aperta e lunga /ɔ:/ come in fault /fɔ:lt/ (fanno eccezione aunt, laugh)

B
- è sempre muta davanti davanti alla t (subtle = /’sʌtl/) e dopo la m (bomb = /bɒm/)

C si pronuncia
- /k/  come in casa prima di a, o, u (academy = /ə’kædəmɪ/, cold = /kəʊld/, cup = /kʌp/)
- /s/ come in sole prima di e, i, y ( centre = /sentə*/, city = /’sɪtɪ /, cycle = /’saɪkl/)
- /ʃ/  come in scirocco quando e, i sono seguite da vocale (ocean = /’əʊʃn/, social = /’səʊʃl/)
cc si pronuncia
- /k/   come in casa prima di o, u (account = /ə’kaʊnt/),
- ks prima di e, i (accent = /’æksənt/)
ch si pronuncia
- /tʃ/  come in cibo in parole di origine germanica (chief = / tʃi:f/),
- /k/ come in casa in vocaboli di origine greca o latina (chorus = /’kɔ:rəs/)
- è muto in yacht /jɒt/

D si pronuncia
- /t/  nella desinenza -ed dei verbi se preceduta da f, k, p, s, sh, ch
- /dʒ/ come in giada in gradual = /’grædʒʊəl/
- è muta nel gruppo dge (edge = /edʒ/)) e in parole come Wednesday = ‘wenzdɪ

E si pronuncia
- e aperta /e/ in sillaba accentata (penny = /’peni/) 
- i lunga /i:/ nei monosillabi (he = hi:)
- i breve /i/ in sillaba accentata (pretty = /’priti), nel suffisso less (senseless = /’senslis/)
- non si pronuncia in fine di parola (come = /kʌm/) e spesso nelle desinenze verbali (lives = livs)
ea accentato si pronuncia
- e aperta /e/ quando è seguito da t, d (bread = /bred/),
- e semimuta in parole come earth = /ɜ:θ/,
- ea con e aperta e a semimuta /eə/ in parole come bear /beə*/
- ia con i breve e a quasi muta /iə/ se è seguito da r
ei, ey non accentati si pronunciano i breve come in money = /’mʌni/
ew si pronuncia
- iu con la u lunga /ju:/ come in new = /nju:/
- u lunga /u:/ se è preceduto da r come in crew = /kru:/

F si pronuncia come in italiano ma of = ɒv

G si pronuncia
- /g/ come in gara in fine di parola (flag = /flæg/) o nei vocaboli  davanti alle vocali e, i (girl = /gɜ:l/)
- /dʒ/ come in gelato nelle parole di origine latina (general = /dʒenərəl/)
gh si pronuncia  
- g come in gara in principio di parola (ghost = /gəʊst/)
- è muto dopo una vocale (high = /hɒi/) o se è seguito da t (right = /rɒit/),
gl, gn all'interno di una parola si pronunciano con le due consonanti staccate e la g è gutturale come in gara (signal = /’signl/),
- nel gruppo gn posto in principio di parola o in fine parola la g è muta (to gnaw = /tu n ɔ:/, foreign = /’fɒrən/)
gua, gue, gui hanno la u muta e la g è gutturale come in gara (guest = gest, guild= gild))

H
- è aspirata /h/ in principio di parola (hat = /hæt/)
- è muta in hour = /'aʊə*/, heir = /eə*/, honest = /'ɒnist/, honour = /'ɒnə*/

I si pronuncia
- ai con la i breve ai in sillaba accentata se seguita da consonante + e muta (life = /laif/), in sillaba seguita dai gruppi gh (muto, sigh = /sai/), ght (gh muto, night = /nait/), gn (g muta, sign = /sain/), ld (mild = /maild/), nd (mind = /maind/)
- i breve /i/ nei monosillabi (lift = /lift/)
- e semimuta /ɜ/ quando è seguita da r (sir = /sɜ:*/)
ie si pronuncia
- i lunga /i:/,  come in field = /fi:ld/mentre si pronuncia
- ie con i breve ed e semimuta /iə/ se è seguito da r come in pier = /p*/
(friend = frend)

J si pronuncia
- /dʒ/come in giada

K si pronuncia
- /k/ come in casa
- è muta davanti a n (knife = /naif/)

L si pronuncia come in italiano
- è muta nei gruppi alf (calf = /ka:f/), alk (talk = /tɔ:k/), alm (palm = /pa:m/), olk (folk = /fəʊk/)

M si pronuncia come in italiano
- è muta in principio di parola se è seguita da n (mnemonic = /ni:'mɒnik/)

N si pronuncia come in italiano
- è muta in fine di parola se è preceduta da m (autumn = /' ɔ:təm/)
ng in fine parola si pronuncia /ŋ/ come in fango (eating = /'i:tiŋ/)

O si pronuncia
- o chiusa seguita da u breve ʊ/ in sillaba accentata (rose = /rəʊz/) e in sillaba seguita da ld (cold = /kəʊld/)
- o aperta e breve /ɒ/ nei monosillabi (not = /nɒt/)
- o aperta e lunga  /ɔ:/ quando è seguita da r (morning = /'mɔ:niŋ/)
- e semimuta e lunga /ɜ:/ se è  preceduta da w e seguita da r (work = /wɜ:k/)
- u lunga /u:/ se è doppia (food = /fu:d/)
oa si pronuncia o lunga /ɔ:/ se è seguito da r (oar = /ɔ:*/)
oi, oy si pronunciano con la i breve /ɔɪ/ (noise = /nɔɪz/)
ou, ow si pronunciano ao con la o breve /aʊ/ (house = /haʊs/)

P si pronuncia come in italiano
- è muta davanti ad a, n, s, t (psychic = /'saikik/)
- si pronuncia nelle forme verbali in ept (slept = /slept/)
ph si pronuncia f

Q seguita da u /kw/ si pronuncia come in quadro
- si pronuncia /k/ e la u è muta in quay = /ki:/ e antique = /æn'ti:k/

R si pronuncia all'inizio di parola (red = /red/)
- non si pronuncia all'interno o in fine di parola, ma si allunga il suono della vocale che la precede (car = /ka:*/)

S si pronuncia
- s come in sole all'inizio di parola  o di sillaba, nel plurale, nel genitivo sassone, nella terza persona singolare del verbo quando è preceduta da k, p, t
- s come nell'italiano rosa quando è preceduta da altre consonanti e se si trova tra due vocali
- j francese (jour) in parole come television
- è muta in island = /'ailənd/
sc si pronuncia come in sole davanti a e, i, y (science = /’saiəns/),
sch si pronuncia sk (school = /sku:l/)
sh si pronuncia /ʃ/ come sc di scena (shop = /ʃɒp/)

T si pronuncia come in italiano
- è muta nei gruppi ften (often = /ɒfn/), sten (listen = /lisn/), stle (castle = /ka:sl/)
th ha un suono dolce (si pronuncia tenendo la lingua tra i denti e pronunciando una z) nell'articolo determinativo, nei dimostrativi e in alcune parole quando si trova tra due vocali, mentre ha un suono duro (si pronuncia mettendo la lingua tra i denti e soffiando leggermente) negli altri casi 

U si pronuncia
- iu con la u lunga /ju:/  in sillaba accentata se è seguita da consonante + e muta (tube = /tju:b/)
- a breve /ʌ/ in molti monosillabi e polisillabi (but = /bʌt/)
- e semimuta e lunga /ɜ:/ come nel francese heure seguita da r (murder = /’mɜ:də*/)
- u breve /ʊ/ se è preceduta da b, f, p e seguita da l, ll, sh (beautiful = /’bju:təfʊl/)
- u lunga /u:/ in sillaba accentata se è preceduta da l o r (absolute = /’æbsəlu:t/)
ui si pronuncia
- ai con la i breve /ai/ (guide =gaid),
- i breve /i/ (built = /bilt/),
- u lunga /u:/ (fruit = /fru:t/),
- ui con u lunga e i breve /u:i/ (suicide = /’su:isaid/)
uy si pronuncia ai con la i breve /ai/ (buy = /bai/)

V si pronuncia come in italiano

W si pronuncia come nell'italiano uovo
- è muta in alcune parole (answer = /’ ɒ:nsə*/) e nel gruppo wr (to write = /tu rait/)

X si pronuncia ks con la s di sole
- si pronuncia gs con la s di rosa davanti a vocale accentata

Y segue le stesse regole della i

Z si pronuncia /z/ come nell'italiano rosa (zoo = /zu:/)
A questo punto dovrebbe essere chiaro che la corretta ortografia costituisce un problema talmente grosso da costringere a far ricorso in diverse situazioni allo spelling.

SPELLING
Il termine spelling traduce la parola italiana compitazione e significa elencare una per una le lettere che formano una determinata parola.

Lo spelling può essere richiesto in diversi modi:
Spell it, please!
What’s the spelling of …….? Qual è lo spelling di ….?
How do you spell ….? Come si scrive…..?
Can you spell ……? Mi può fare lo spelling di ……?

Quando si fa lo spelling
le lettere maiuscole  si fanno precedere dalla parola capital
(Milan = capital emaiel ei en)
Se nella parola ci sono lettere “doppie”, se ne pronuncia una sola preceduta da double
(apple = ei – double pi – el - i)

SEGNI DI PUNTEGGIATURA/SIMBOLI GRAFICI
Ecco un elenco dei segni di punteggiatura e di simboli grafici convenzionali della lingua inglese.
 
Virgola
,
COMMA
punto e virgola
;
SEMICOLON
due punti
:
COLON
punto interrogativo
?
QUESTION MARK
punto esclamativo
!
EXCLAMATION MARK
punto
punto e a capo
negli indirizzi web 
in matematica  (corrisponde alla virgola decimale)
.
FULL STOP
PERIOD
DOT
POINT
puntini di sospensione
...
DOTS
apostrofo
'
APOSTROPHE
lineetta  per delimitare una frase incidentale
-
DASH
trattino di mezzo per unire le parole
-
HYPHEN
trattino basso
_
UNDERSCORE
virgolette
"
INVERTED COMMAS (QUOTATION MARKS)
parentesi
()
BRACKETS
parentesi tonda aperta
(
LEFT BRACKET
parentesi tonda chiusa
)
RIGHT BRACKET
parentesi quadra aperta
[
LEFT SQUARE BRACKET
parentesi quadra chiusa
]
RIGHT SQUARE BRACKET
parentesi graffa aperta
{
LEFT CURLY BRACKET
parentesi graffa chiusa
}
RIGHT CURLY BRACKET
barra
/
SLASH
barra inversa
\
BACKSLASH
canceletto
#
POUND o HASHTAG
accento 
'
ACCENT
apice
^
CARET
asterisco
ASTERISK
spazio tra le parole

SPACE
lettera maiuscola
K
CAPITAL LETTER
lettera minuscola
m
SMALL LETTER
e commerciale
&
AMPERSAND
a capo

A NEW LINE
sottolineare

TO UNDERLINE
simbolo matematico più
+
PLUS
simbolo matematico meno
-
MINUS
simbolo matematico per
x
BY
 twelve by five...sixty 
simbolo matematico diviso
:
or
/
DIVIDED
four divided by two
simbolo maggiore
GREATER THAN
simbolo minore
LESS THAN
simbolo uguale
=
EQUALS
per cento
%
PERCENT




In Inghilterra molti studenti hanno problemi con la punteggiatura. Molti laureati, ad esempio, presentano alle aziende delle domande di assunzione non solo zeppe di errori ma con la punteggiatura sbagliata. La situazione è talmente preoccupante che un emerito professore di fonetica dell’University College di Londra ha concluso che sarebbe meglio abolire ogni regola.
Ecco allora alcuni preziosi consigli sull'uso della punteggiatura in inglese. A seguire un divertente articolo tratto dal blog di Sciltian Gastaldi.
Con l'avvento di internet e la nascita del suo slang e degli SMS, oggi è facile avere dubbi sull'uso della punteggiatura in inglese, specialmente se non è la vostra lingua. Se la state studiando, ecco cosa dovete assolutamente sapere. Vedrete, alla fine ne saprete quanto un madrelingua!

Il punto fermo (.) indica la fine di una frase.
The accessibility of the computer has increased tremendously over the past several years.

Il punto interrogativo (?) viene usato alla fine di una domanda.
What has humanity done about the growing concern of global warming?

Il punto esclamativo (!) suggerisce enfasi.
I can't believe how difficult the exam was!

Il punto e virgola (;) si usa per separare due frasi correlate ma indipendenti. Tuttavia, se le due frasi sono molto elaborate, è meglio usare il punto fermo.
People continue to worry about the future; our failure to conserve resources has put the world at risk.

Usate il punto e virgola anche per separare una lista complessa di elementi, soprattutto se contenente virgole.
I went to the show with Jake, my close friend; his friend, Jane; and her best friend, Jenna.

I due punti (:) si usano per introdurre una lista. Utilizzateli solo dopo una frase completa che termini con un sostantivo, non con un verbo:
Corretto - The professor has given me three options: to retake the exam, to accept the extra credit assignment, or to fail the class.
Errato - The Easter basket contained: Easter eggs, chocolate rabbits, and other candy.

Il temine “trattino” può essere tradotto con le parole "hyphen" e "dash", che si usano in maniere diverse.

L'hyphen (-) si usava comunemente quando si batteva a macchina per separare una parola lunga nel momento in cui si andava a capo.
Oggi si usa quando si aggiunge un prefisso a certe parole, allo scopo di renderle facilmente leggibili.
re-examine è più semplice da leggere di reexamine.
L'hyphen si usa se le due parole sono collegate; ne è un esempio re-arrange.
Cara is his ex-girlfriend.
Usatelo per creare nomi composti:
The up-to-date newspaper reporters were quick to jump on the latest scandal.
Usatelo quando scrivete in lettere i numeri sotto il centinaio.
There are fifty-two playing cards in a deck. (Una frase come The amount is one hundred and eighty potrebbe essere scritta male negli Stati Uniti e in Canada, dove la congiunzione "and" viene solitamente omessa. Negli altri Paesi in cui si parla inglese questo raramente capita).
Attenzione ai numeri che superano il centinaio:
se un numero viene usato come aggettivo, allora occorre aggiungere l'hyphen, poiché tutti gli aggettivi composti presentano il trattino
This is the one-hundredth episode;
l'hyphen si utilizza con i numeri superiori a 100 solo se bisogna aggiungere delle decine
He lived to be one hundred twenty-one.

Il dash (il cui aspetto grafico può essere -- o —) dovrebbe essere usato per fare una breve interruzione in una frase, inserire un cambiamento improvviso di pensiero o un commento aggiuntivo o introdurre una digressione dal valore emotivo. Insomma, serve per mettere in rilievo determinate parole. Potete anche usare le parentesi per ottenere lo stesso effetto.
Ricordate che il resto della frase dovrebbe fluire naturalmente; provate a rimuovere la frase contenuta all'interno del dash: se il resto della frase non è di senso compiuto, dovrete riscriverla.
Il British English prevede la battitura di uno spazio prima e dopo il dash.
An introductory clause is a brief phrase that comes — yes, you guessed it — at the beginning of a sentence.
This is the end of our sentence — or so we thought.

Le virgolette (“) comprendono una citazione diretta, fatta da una persona o presa da un libro.
"I can't wait to see him perform!" John exclaimed.
According to the article, the value of the dollar in developing nations is "strongly influenced by its aesthetic value, rather than its face value."

L'apostrofo (') presenta una varietà di utilizzi.
Si può scrivere prima della lettera s per indicare possesso. Occhio alla differenza tra i sostantivi al singolare e quelli al plurale: se scrivete un nome al singolare, l'apostrofo va messo prima della s, mentre, se scrivete un nome al plurale, dopo la s.
Per quanto riguarda i nomi collettivi, come children o people, dovrete scrivere l'apostrofo prima della s
Attenzione anche ai pronomi che sono già possessivi, e dunque non richiedono apostrofo, come hers e its (it's si usa solo come forma contratta di it is e di it has).
Their è un aggettivo possessivo al quale non va aggiunto l'apostrofo né la s, ma, se si usa come pronome possessivo, si trasforma in theirs.
The hamster's water tube needs to be refilled.
Genitivo sassone di un sostantivo al singolare.
In the pet store, the hamsters' bedding needed to be changed.
Genitivo sassone di un sostantivo al plurale.
These children's test scores are the highest in the nation.
Genitivo sassone di un nome collettivo.
Friends of hers explained it's her idea, not theirs, to refill the hamster's water tube and change its bedding.
L'apostrofo si usa per combinare due parole e creare una contrazione.
Cannot diventa can't,
you are diventa you're
they have diventa they've.
Assicuratevi di usare correttamente l'aggettivo possessivo your e la contrazione you're: confonderli è un errore piuttosto comune!
Usate l'apostrofo per indicare una citazione inserita all'interno di un'altra citazione.
Ali said, "Anna told me, 'I wasn't sure if you wanted to come!"
Quando si realizza il plurale di un sostantivo, e dunque si aggiunge una s, non va mai messo un apostrofo tra l'ultima lettera della parola e la s.
Corretto - apple apples
Errato - apple apple's

La virgola (,) indica una pausa all'interno di una frase. Si utilizza per denotare una pausa nella frase che serve a dare informazioni aggiuntive sul soggetto.
Bill Gates, CEO of Microsoft, is the developer of the operating system known as Windows.
Serve per indicare una serie di elementi:
The basket contained apples, bananas and oranges.
Si può anche scrivere
The fruit basket contained apples, bananas, and oranges.
The computer store was filled with video games, computer hardware and other electronic paraphernalia.
Si utilizza se il soggetto è descritto da due o più aggettivi. È sbagliato inserire la virgola dopo l'ultimo aggettivo.
Corretto - The powerful, resonating sound caught our attention.
Errato - The powerful, resonating, sound caught our attention.
Si usa quando si scrive una città seguita dallo stato.
I am originally from Ventnor, NJ.
Los Angeles, CA, is one of the largest cities in the United States.
Si usa per separare una proposizione coordinata o subordinata alla frase principale.
After the show, John and I went out to dinner.
On the back of my couch, my cat's claws have slowly been carving a large hole.
Si utilizza per separare due frasi indipendenti. Se le due frasi sono separate da una congiunzione (come and, as, but, for, nor, so o yet), inserite la virgola prima della congiunzione.
Ryan went to the beach yesterday, but he forgot his sunscreen.
Water bills usually rise during the summer, as people are thirstier during hot and humid days.
Usatela quando vi rivolgete direttamente a qualcuno per nome. Questo utilizzo si applica sia quando parliamo che quando scriviamo.
Amber, could you come here for a moment?
Si usa per separare le citazioni dirette. Va scritta dopo l'ultima parola precedente la citazione. Non è necessaria per le citazioni indirette.
While I was at his house, John asked me if I wanted anything to eat.
Citazione indiretta:
While I was at his house, John asked, "Do you want anything to eat?"
Citazione diretta:
According to the client, the lawyer was "lazy and incompetent."

Le parentesi tonde ( () ) servono per chiarire un pensiero o esprimere un commento personale. Il punto va inserito dopo la parentesi di chiusura, salvo che l'intera frase non si trovi tra parentesi.
Steve Case (AOL's former CEO) resigned from the Time-Warner board of directors in 2005.
In questo caso, siccome le parentesi vengono usate come chiarimento, possono essere sostituite dalle virgole.
You will need a flashlight for the camping trip (don't forget the batteries!).
La frase tra parentesi rappresenta un pensiero sorto in un secondo momento. Come potete notare, il punto segue la parentesi di chiusura, non è messo davanti alla prima parentesi. In questo caso, le parentesi potrebbero essere sostituite da un punto fermo o da un punto e virgola, non dalle virgole.

Le parentesi quadre ( [] ) indicano una nota dell'editore in un pezzo. Potete anche usarle per chiarire o per rivedere una citazione diretta.
[The blast] was absolutely devastating," said Susan Smith, a local bystander at the scene of the incident.
It was absolutely devastating!: è questa la vera citazione di Susan Smith.

Le parentesi graffe ( {} ) vengono usate per indicare un insieme di numeri o di elementi (anche se sono poco comuni in quest'ultimo caso).
{ 1, 2, 5, 10, 20 }
Choose your favorite utensil { fork, knife, spoon } and bring it to me.

Lo slash (/) si utilizza per separare and o or, ammesso che sia appropriato, congiunzioni che suggeriscono che delle opzioni non si escludono a vicenda.
To register, you will need your driver's license and/or your birth certificate.
Per citare testi di canzoni o poesie, con l'obiettivo di marcare l'interruzione di linea. Assicuratevi di aggiungere degli spazi tra gli slash in questo caso.
Row, row, row your boat / Gently down the stream. / Merrily, merrily, merrily, merrily, / Life is but a dream.
Per rimpiazzare la congiunzione and allo scopo di unire due sostantivi, così suggerirete che i nomi hanno pari importanza.
Usate queste sostituzioni con moderazione per garantire un'enfasi non sufficientemente resa da and e per non confondere il lettore.
Lo stesso vale per la congiunzione or, come in his/her. Non usate lo slash per separare proposizioni indipendenti.
Corretto - "The student and part-time employee has very little free time."
Errato -  "The student/part-time employee has very little free time."
Corretto - "Do you want to go to the grocery store, or would you prefer to go to the mall?"
Errato -  "Do you want to go to the grocery store / would you prefer to go to the mall?"

CONSIGLI
Se una frase è troppo lunga, suddividetela usando le virgole, così sarà di più facile comprensione. Potete anche dividerla in più frasi.
Per capire come usare la punteggiatura, leggete ad alta voce le frasi scritte: sentire come suonano vi aiuterà a comprendere come sistemare i vari segni. Per esempio, se qualcuno dice
I want to do something let's go right now,
naturalmente vorrete inserire un punto esclamativo alla fine della frase e una virgola dopo something e prima di Let's go, così la frase diventerà
I want to do something, let's go!
Il punto fermo va posizionato prima o dopo la chiusura delle virgolette?
Per quanto concerne l'inglese americano, i punti fermi e le virgole vengono inseriti all'interno delle virgolette.
Esempio: "like so."
Per quanto riguarda l'inglese britannico, invece, i punti fermi e le virgole vengono messi dopo le virgolette. Esempio: "like so".
Il punto e virgola e i due punti vanno sempre inseriti fuori le virgolette:
"like so";
Il punto interrogativo e quello esclamativo presentano una posizione che varia a seconda del contesto. Se l'intera frase è una domanda e la citazione è una parola o una locuzione alla fine della frase, il punto interrogativo va messo fuori le virgolette. Se l'intera frase è un'affermazione e la citazione è una domanda, il punto interrogativo va inserito tra le virgolette.
Do you like to watch "The Office"?
He shouted, "Where do you think you're going?"
Nella scrittura formale, evitate l'uso estremo dei punti interrogativi ed esclamativi: la maggior parte delle frasi dovrebbe consistere in affermazioni dichiarative.
I dash sono considerati quasi sempre informali. Potete rimpiazzarli con le parentesi o con le virgole. Inoltre, limitate la loro frequenza quando scrivete: vanno riservati per enfatizzare un paio di punti importanti.
(Da http://it.wikihow.com/Usare-Correttamente-la-Punteggiatura-in-Inglese)

LA VIRGOLA DI OXFORD
(Dal blog di Sciltian Gastaldi - 8 aprile 2011)
Dovete scrivere in inglese? Sappiate che se anche conoscete bene la lingua di Shakespeare, al momento della punteggiatura rischiate di fare la figura di Totò e Peppino con la loro famosa lettera: “Punto; due punti! Massì, fai vedere che abbondiamo!”. Ora, che la punteggiatura in inglese funzionasse in modo diverso che in italiano, lo sapevo anch'io. La cosa buffa è che questo discorso non vale per tutti i segni. Per dire: il punto e virgola si adopera in inglese come in italiano alla stessa maniera. È una pausa più lunga rispetto a una virgola, serve per separare gli elementi di una lista nella quale abbiamo almeno due elementi diversi (esempio, il nome e cognome di varie persone, e poi il loro titolo professionale) oppure quando all’interno di un periodo lungo abbiamo due frasi indipendenti ma collegate dallo stesso filo di ragionamento (in concordanza od opposizione). Fino a qui tutto facile: se sai usare il punto e virgola in italiano, lo saprai usare anche in inglese.
I problemi cominciano con i due punti. I due punti in inglese, sostanzialmente, non si devono mai usare se non dopo parole chiave come “following” (seguente). Infatti, se usate i due punti in inglese quando li usate in italiano (per esempio: dopo l’equivalente del sintagma “per esempio”) fate un errore di punteggiatura. L’inglese non tollera i due punti dopo “such as” (“come, quali” per introdurre un elenco), come non li tollera dopo “include” e una lista di nomi; non lo tollera nemmeno dopo “consists of” e una lista di categorie.
Sulla virgola, cari miei, "lasciate ogni speranza voi ch’entrate". Perché in italiano è facile: si mette una virgola tutte le volte che è necessario respirare per pronunciare correttamente una frase. In inglese, semplicemente, no. Ecco che, per esempio, nella seguente frase:
The radical social changes in East Europe following the fall of the Berlin Wall and the subsequent failure of governments to address them have left many people disillusioned (I radicali cambiamenti sociali in Europa orientale dopo la caduta del muro di Berlino e la conseguente incapacità dei governi di affrontarli hanno disilluso molte persone).
Se provate a mettere una virgola nei punti naturali di respiro, vale a dire dopo “Wall” e al limite anche dopo “them”, fate due errori di punteggiatura. Perché gli inglesi lì respirano proprio come voi (sennò col picchio che potrebbero leggere la frase) ma non usano la virgola per indicare dove la voce si può fermare un secondo per incamerare aria! Sono pazzi questi inglesi, verrebbe da dire, ma è proprio così.
C’è poi la questione della “virgola di Oxford”, vale a dire la virgola che si usa all’interno di una lista di nomi, prima della congiunzione “and”. In italiano, è un errore marchiano, perché – ci dicono – la congiunzione congiunge, la virgola separa. In inglese si può tranquillamente scrivere:
Yesterday, I met Paul, Max, Tom, and Bill.
Anche se sta cominciando a prendere piede l’idea che quella virgola prima di “and” ci stia proprio uno schifo. E vogliamo parlare della virgola dopo “Yesterday”? Il risultato ridicolo è che nella prima frase  non ci va nemmeno una virgola, e tanti auguri per i polmoni; nella seconda frase io conto 4 virgole per 8 parole! Ma qui vanno bene …
Le sorprese non finiscono nemmeno con le virgolette. Anzitutto, la virgola cade all’interno dell’espressione tra virgolette, cosa che secondo me è un abominio, soprattutto se le virgolette sono il segno di una citazione di discorso altrui, come in questo caso:
Mark Twain once said, “There are three kinds of lies – lies, damnable lies and statistics,” and his observation seems quite apropos to the current debate over global warming ("Ci sono tre tipi di bugie - bugie, bugie maledette e le statistiche", e la sua osservazione sembra abbastanza pertinente al dibattito in corso sul riscaldamento globale).
In questa frase stiamo riportando una frase di Twain (che per altro se ne infischiava della “virgola di Oxford”, faccio notare) ma la cosa assurda è che gli abbiamo aggiunto una bella virgola dopo “statistics” al posto del suo punto. Mark Twain lì ci aveva messo un punto, fine periodo. Noi invece, se siamo madre lingua inglese o se vogliamo rispettare la loro punteggiatura assai discutibile, lo leviamo e ci mettiamo anzi una bella virgola, perché una bella virgola, se siamo di Oxford, non la si nega a nessuno.



Per verificare la corretta pronuncia vai su wordreference.
http://wordreference.com/enit/welcome
















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